ANGELO MORANDI

Un esperimento di ginnastica respiratoria
in conservatorio

Foniatria e canto: confronto di conoscenze, obiettivi, strategie
Atti del 1° Convegno Nazionale (Salsomaggiore Terme, 4-5 ottobre 1985), pp. 77-80
Azienda Termale di Tabiano Terme di Salsomaggiore S.p.A.

La ginnastica respiratoria come attività propedeutica all'educazione vocale è auspicata ampiamente e da tempo da parte di numerosi ed autorevoli trattatisti; tuttavia i programmi dei Conservatori di Musica - i quali comprendono da cinque a otto anni di educazione fisica obbligatoria, a seconda dello strumento, per ogni corso di diploma - non prevedono un'attività fisica diversa da quella in uso per gli altri ordini scolastici se non per alcune limitazioni nella scelta degli esercizi, intese a garantire l'integrità delle mani.

Nel programma del corso sperimentale di pre-canto, istituito presso il Liceo Musicale Sperimentale annesso al Conservatorio di Parma, è invece previsto ed attivato da sei anni un corso complementare di ginnastica respiratoria, mirante a realizzare gli ideali didattici prima citati e a sperimentare le effettive possibilità propedeutiche.

L'esperimento è particolarmente significativo in quanto, per impostazione programmatica, gli allievi di pre-canto vengono ammessi al corso senza alcuna selezione vocale preventiva. Vocale, si è detto, non musicale in quanto, sotto questo aspetto, il vaglio iniziale è comune a tutti i candidati all'ammissione al liceo.

Il principio che sta alla base di questo criterio di ammissione (accertamento delle doti musicali, ma indifferenza a quelle vocali) è che l'essere o non essere dotati di una voce valida al fini musicali (musicali, si è detto, non professionali) non è un carattere di tipo anatomico e quindi immutabile, ma il risultato di un comportamento fisiologico che può, ove occorra, essere corretto. Ora, poiché compito istituzionale del Liceo Musicale non è soltanto quello di formare concertisti e professionisti orchestrali o teatrali, ma anche quello di preparare insegnanti, assistenti musicali, musicologi, critici, ecc., non si vede perché chi intenda avviarsi a svolgere una professione musicale diversa da quelle del compositore e dell'esecutore non lo possa fare usando la voce come mezzo di studio della musica. Se invece egli intende fare il cantante e le sue doti naturali lo avranno favorito, tanto meglio per lui.

Fatta questa premessa - che era necessaria per spiegare l'anomalia del corso di pre-canto rispetto ai corsi ordinari di canto e le caratteristiche del campione di allievi, oggetto dell'esperimento cui la presente relazione si riferisce - viene ora preso in esame l'esperimento stesso, ancora in corso, ed i suoi risultati fino ad oggi.

Gli allievi che hanno frequentato o stanno frequentando la classe di pre-canto sono finora 16, dei quali 15 femmine e un solo maschio. Di essi soltanto cinque, tutte femmine, si sono iscritte fin dall'inizio del liceo - cioè dall'età di 14 anni - a tale corso e solo due di queste lo hanno già concluso avendone frequentato regolarmente i cinque anni.

Altre tre si sono presentate all'esame di maturità dopo averlo frequentato rispettivamente per 4, 3 e 2 anni in quanto provenienti da scuole di strumento in seguito a cambi dovuti a motivi didattici.

Vicissitudini didattiche varie hanno provocato altresì permanenze temporanee più o meno prolungate degli altri allievi. Essi vanno dalle cause patologiche - come le tendiniti di pianiste e violiniste - alla incertezza nella scelta dello strumento, dovuta alla giovane età o, purtroppo, ai disorientamenti causati dai cambiamenti annuali di insegnante, comuni a tutti gli ordini della scuola italiana.

L'unico maschio ha interrotto il Liceo alla quarta classe dopo tre anni di studi vocali per eccesso di successo in questo campo passando ad una scuola privata di canto lirico, con la quale sta vincendo concorsi nazionali ed internazionali.

Se si tenta ora di definire le caratteristiche fisiche di questi allievi si scopre che soltanto due femmine, sui sedici allievi passati attraverso il corso di pre-canto - e quindi il corso complementare di ginnastica respiratoria - potevano essere considerati ineccepibili. Per tutti gli altri si dovevano osservare difetti organici e funzionali, isolati o contemporaneamente presenti nella stessa persona, che possono essere così identificati:

- esilità fisica generale

- insufficienza del piano muscolare addominale in particolare

- ipotonia muscolare

- insufficienza di coordinamento fonatorio dovuta a:

- esilità fisica generale

- astenia

- cause di natura psicogena

- studio errato - precedente o concomitante - di strumenti a fiato

- un caso di ingessatura totale del busto per la correzione di una iperlordosi lombare

- cause imprecisate

- noduli vocali preesistenti.

Prescindendo dai tre casi di noduli vocali - clinicamente documentati - che rientrano senz'altro nella patologia, l'entità degli altri sintomi era tuttavia tale da far rientrare tutti i restanti allievi nell'ambito della normalità vocale comune, salvo la loro insufficienza all'uso musicale della voce. La stessa allieva affetta da iperlordosi studiava flauto senza particolari problemi e vi si è infatti poi diplomata.

Le difficoltà di ordine vocale musicale, che si sono presentate sono invece essenzialmente le seguenti:

- impossibilità o fatica nella produzione dei suoni di registro superiore

- incertezze gravi nella produzione delle note del passaggio al registro superiore

- voce fissa

- vibrato eccessivo

- intonazione stabilmente calante

- stonazione grave.

Indipendentemente da queste considerazioni che, inevitabilmente, furono fatte tutte a posteriori, il corso di ginnastica respiratoria si articolò e si articola in due lezioni settimanali di un'ora, non corrispondenti alle normali ore di educazione fisica previste nei conservatori di musica, ma con un programma di attività rivolto specificatamente ai cantanti.

Gli esercizi impiegati, tutti a corpo libero possono essere raggruppati in categorie rivolte ad ottenere a volta a volta tendenzialmente:

- mobilizzazione diaframmatica

- rinforzo del muscolo diaframmatico

- rinforzo della muscolatura dei piano dorsale

- rinforzo dei muscoli retti e trasversi dell'addome

- rinforzo dei muscoli obliqui dell'addome

- controllo della pervietà nasale

- localizzazione del respiro ad uno degli emitoraci

- esaltazione della respirazione addominale

- esaltazione della respirazione costale superiore

- esaltazione della respirazione costale inferiore

- dilatazione degli apici polmonari

- sviluppo dell'elasticità del tessuto polmonare

- preparazione alla respirazione vocale

- aumento della capacità vitale

- mobilizzazione della muscolatura nasale

- mobilizzazione della muscolatura delle labbra

- mobilizzazione della mandibola

- controllo della lingua

- controllo del velo pendulo

Le dispense distribuite agli allievi come guida per la continuazione quotidiana degli esercizi a casa comprendono 58 esercizi diversi anche se, ovviamente, in palestra il loro numero e la loro varietà aumentano considerevolmente.

A questo punto, poiché sviluppare in questa sede una discussione dei risultati sarebbe materialmente impossibile, ci limitiamo ad acquisire le correlazioni di causa ed effetto. Rifacendosi unicamente all'elenco dei difetti musicali precedentemente esposti ed ai risultati di correzione verificati in collaborazione coll'insegnante di pre-canto, possiamo dire che i risultati dell'esperimento, nei limiti di tempo e del campione descritti, si presentano come segue:

- piccoli noduli vocali: in seguito al conseguimento di una corretta respirazione combinata sono scomparsi in archi di tempo che andavano da due mesi ad un anno scolastico; a questo proposito voglio ricordare che altri dieci casi con noduli alle corde vocali mi sono stati inviati da specialisti in O.R.L. di cui 9 donne e un uomo. Nel decorso di due sedute settimanali per 3 mesi si è riscontrato quanto segue:

- 8 casi risolti felicemente

- 1 stazionario (l'uomo) ha frequentato saltuariamente

- 1 ha solamente migliorato la dizione

- il rinforzo dei muscoli del piano dorsale si è dimostrato determinante nel facilitare la produzione delle note del registro superiore;

- il coordinamento tra piano muscolare dorsale e piano muscolare ventrale ha permesso di risolvere le incertezze delle note del passaggio fra i registri;

- l'abbassamento e controllo della respirazione dalla regione epigastrica a quella ipogastrica o, meglio ancora, a quella dorsale, ha risolto i problemi di fissità della voce;

- l'irrobustimento della parete addominale si è dimostrato utile al controllo dell'eccesso di vibrato;

- la correzione dell'articolazione, compiuta tendendo a scaricare sul muscoli genio-ioidei l'inclinazione della cartilagine tiroide, ha permesso di correggere l'intonazione stabilmente calante;

- la stonazione grave si è dimostrata dipendente dal comportamento paradosso dell'addome sporgente durante l'espirazione risolta col ritorno ad una corretta respirazione combinata;

- genericamente tutte le attività motorie, contribuenti al rilassamento generale si sono dimostrate fondamentali nel risolvere gli scoordinamenti vocali derivanti dallo studio errato degli strumenti a fiato.

Allievi

Difetti

1) 0. Silvia

Noduli vocali, esilità muscolare

2) B. Sara

Ipotonia muscolare

3) C. Paola

Scoordinamento psicogeno, astenia

4) R. Tiziana

Iperlordosi (gesso e conseguente scoordinamento), ipotonia, disfonia da flauto

5) P. Michele

Stonazione grave, disfonia da clarinetto

6) H. Midori

Intonazione calante, vibrato eccessivo

7) F. Paola

***

8) B. Cristina

Noduli vocali, scoordinamento da oboe

9) G. Ilaria

Astenia

10) M. Stefania

Scoordinamento da cause imprecisate, incertezza nel passaggio dal primo al secondo registro

11) M. Nadia

***

12) N. Donatella

Debolezza parete addominale (vibrato eccessivo), disfonia da fagotto

13) P. Magda

Esilità, scoordinamento (psicogena)

14) R. Stefania

Debolezza parete addominale (vibrato eccessivo), incertezza note del passaggio

15) F. Cosetta

Difficoltà di coordinamento vocale

16) A. Sabrina

Noduli vocali, contratture psicogene