Pompei, villa di Cicerone: Attori e suonatori.

Latino vivo

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Il canto, qualunque sia la lingua in cui si canta, implica sempre e comunque l'uso espressivo della parola.

Tanta parte del repertorio musicale medioevale è in latino e il cantore deve saperlo padroneggiare a fini espressivi come se fosse la sua lingua madre; pena non riuscire ad ottenere risultati artistici convincenti.

Un primo esperimento rivolto a soddisfare questa esigenza musicale è stato compiuto nel 1999 dall'Istituto di Musica Antica di Pamparato con l'organizzazione di un corso di conversazione latina nell'ambito del suo III Corso di Musica medioevale.

L'esperimento ha messo in evidenza un diffuso interesse per il latino parlato, che ha implicazioni ben più vaste dello stretto impiego musicale, dal quale era nata l'idea.

Di qui lo sviluppo del progetto «Latino vivo», aperto a tutti gli amanti del latino, che desiderino ricuperare come lingua di comunicazione l'idioma che sta alle radici della cultura occidentale.

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Ph. Giovanni Lattanzi / ArchArt